“Nel post in cui anticipavo il contenuto di questo video sui complimenti qualcuno ha commentato: “Quali complimenti? Quelli che si fa da solo o quelli che chiede a noi di fargli?”

Il narcisista non fa complimenti. Almeno, non disinteressati!

Chi ha avuto a che fare con queste persone ed è più o meno pratico di questo genere di rapporti, sa che non è tanto nelle sue corde, uomo o donna che sia, anche se con differenze e sfumature diverse.

Tanto più surreale è il fatto che non è in grado di fare dei complimenti, tanto più un’occasione speciale li richiederebbe. Quando proprio è ovvio che qualcosina devi dire, magari in occasione di una laurea, una promozione o un lieto evento, possono capitare situazioni in cui il narcisista in vece di congratularsi dice: “Ah, ma tu non sai che giornata ha avuto oggi!”, “Ah, ma non sai a che ora mi sono svegliato stamattina!” riportando, come per magia, l’attenzione su di sé.

Il narcisista trova il modo di evitare di farne. Magari l’overt potrebbe fare qualche strappo a questa regola, ma spesso si tratta di complimenti un po’ stitici nel senso che li fa, ma non sono sentiti. Sono complimenti tipo: “Bello, il vestito che hai oggi”, detti magari con un’espressione sarcastica, o dubitativa, ai quali non si sa bene cosa rispondere. Non è chiaro se sia un complimento o un timbrare il cartellino, cioè dover dire per forza qualcosa.
C’è poi il caso in cui il complimento c’è, forte e chiaro. Ce ne sono magari a profusione, come nel caso del moto di galanteria. Magari il narcisista è un uomo e la persona con la quale si relazione è una donna corteggiata, e allora sì, ecco tanti complimenti. Ma capisci che è più una sua necessità di sentirsi una persona galante, di corteggiare apertamente. Lo fa per sé, lo fa riferendosi comunque a sé.

Ci sono i complimenti che io chiamo salire sul carro del vincitore: avvengono quando un certo risultato è stato raggiunto ed è successo qualcosa di estremamente rimarchevole. La persona che ha a che fare col narcisista ha per le mani qualcosa del tipo “ho appena vinto una medaglia alle Olimpiadi con il tiro con l’arco”, per dire, o “ho passato le selezioni al concorso passando davanti a 2000 candidati” e allora sì, il narcisista può dire cose tipo: “Ma io ti ho sempre detto che tu eri molto brava a fare quello che fai”, “Ma l’ho sempre detto che eri molto intelligente/ molto capace di…” Il problema è che questo avviene a posteriori, quando c’è una forma di riconoscimento pubblico e un feedback sociale che non può essere ignorato. Allora sì, che è naturale salire sul carro del vincitore, ma prima, nella normale situazione privata tra due persone, quando non c’è nessuno in vista, no! Non c’è modo per ottenere un feedback positivo dal narcisista.

Il covert che, essendo meno estroverso, sente meno la necessità di fare questa strana cosa sociale di fare i complimenti, potrebbe attraversare proprio dei momenti di blackout. È successo qualcosa di incontrovertibile che richiede una forma di feedback positivo, un complimento e lui/lei? Semplicemente si frizza, non dice niente, bypassa questa cosa e come capita spesso, si ripropone dopo che è passato un po’ di tempo, come se niente fosse successo, come se non ci fosse nulla da commentare. Torna semplicemente a riportare l’attenzione su di sé.

Evitare il complimento spesso prende la forma di interruzione. Ti è successo qualcosa di bello che vuoi condividere, che magari normalmente richiederebbe un complimento, allora con molto tatto, sempre con una certa modestia, esponi la cosa che hai realizzato e semplicemente vieni interrotto a metà, o all’inizio perché il narcisista ti dice qualcosa: “Ah, sì, giusto, anche a me è successa una cosa simile!”, e te la racconta e quindi riprende l’attenzione. Anzi, con l’occasione, è lui/lei ad assumere la posizione di richiedere un complimento e di aspettarselo, e se non lo fai, sei strano!

In altri casi il complimento arriva, ma in una forma in qualche modo dubitativa. C’è una narrazione di qualcosa di positivo e la persona narcisista dice cose tipo: “Ma tu, quindi, ne sei contenta? È una bella cosa, giusto?” Certo che sì, ed eccoti nella posizione di dover motivare l’ovvio, cosa che rovina il momento, come il dover spiegare una battuta che l’altro non ha capito.

In un altro caso, ecco il racconto di qualche evento felice/positivo, ma invece di condividere la nostra gioia il narcisista becca l’unico dettaglio, quell’aspetto un po’ controverso, marginale, e lo rende il focus, dicendo: “Ma quest’altra cosa non ti ha dato fastidio? E questo non ti è dispiaciuto?” Perciò, la lettura diventa negativa, non c’è più l’attenzione alla situazione d’insieme e di nuovo l’occasione si perde.

Morale: ricordati che la persona narcisista è costantemente impegnata, anche se in una maniera in qualche modo non indovinabile dall’esterno, nel mantenere la posizione di persona superiore. È qualcosa di fittizio, naturalmente, che sta in piedi con gli spilli, perché sotto sotto sa di avere una personalità fragile e poca autostima.

Quindi, a maggior ragione, sarà tanto più violento lo sforzo con il quale deve mantenere la posizione, e ogni volta che l’interlocutore ha qualcosa di positivo da presentare, lui si sentirà minacciato. Perciò, da una parte non c’è alcun piacere nel valorizzare l’ltro, cosa che lo fa sentire in qualche modo in perdita, e dall’altra ritiene che tenendoti sotto, facendoti abbassare la cresta, dicendo sempre che evidentemente non hai dei pregi veri e propri, tu sia più manipolabile.

In modo a tratti ridicolo, quindi, evita semplicemente di darti qualche elemento, anche vago, per sentirti importante o degno, perché questo lo metterebbe in difficoltà.
Il consiglio qui è: ricordati di questo e non prenderla sul personale. Una persona narcisista semplicemente non è una persona dalla quale aspettarsi un feedback positivo. E quindi è meglio senz’altro rivolgersi altrove e l’altrove migliore è sempre l’auto-riconoscimento: quello sì che ha effetti persistenti di nutrimento per la nostra psiche, il nostro carattere e l’approccio in generale alle relazioni.