Sei hai mai tirato fuori questo termine, narcisista, con la persona con la quale stai avendo una relazione di questo tipo, ci sono buone possibilità che ti sia tornato indietro.
Ovvero, che ti sia stato detto che SEI TU la persona narcisista, e ti trovi a chiederti se per caso non è così, almeno in parte. Oppure ti stai chiedendo se i comportamenti che ti paiono strani dell’altro davvero ricadono nel narcisismo, oppure entro certi limiti non possono essere considerati normali… d’altronde siamo tutti un po’ narcisisti, giusto?!

Sì e no: nella fascia 0-3 anni, dove il bambino ha una necessità assoluta di essere ascoltato e quindi mette sé stesso e le proprie esigenze al primissimo posto, comunicandole in modo forte e chiaro a chi si prende cura di lui. In questo senso è tutto incentrato su di sé, e quindi ha una forma di narcisismo endemico che è assolutamente okay. Dopo un po’, passati i tre anni di età, si passa a integrare altro, a integrare l’altro, l’altra persona, la relazione, e a integrare la realtà che pone dei limiti con i quali bisogna misurarsi.
Quindi, senz’altro è naturale e okay in una certa fascia di età, e in seguito assume altre forme. Il narcisismo è sempre esistito e in questo periodo è così in voga, se ne parla così tanto anche perché per una serie di contingenze storico-sociali è più diffuso ed evidente.

Con i social si vedono di più le persone narcisiste, perché i social sono un palcoscenico per esprimersi e prendere il microfono, puntando così sull’individualismo, rispetto alla dimensione collettiva che richiede un approfondimento e uno sforzo maggiore. Perciò, i tratti dello spettro del narcisismo sono più evidenti.

Inoltre, la nostra cultura capitalistica sta mostrando chiaramente la corda, e veniamo da una lunga fase in cui il narcisismo si è assommato a questo atteggiamento di sfruttamento del pianeta che adesso è arrivato al capolinea. Questo perché ha molto più senso adesso sentirsi parte di un’unità e integrare tutti gli altri, invece di vivere con il valore unico dell’individualismo, come tante monadi.

In questo senso, la pandemia è un nuovo caso dove diventa molto chiaro che includere l’altro è nell’interesse anche del singolo, perciò questi comportamenti usuali, che sono sani ma possono passare per narcisismo, spiccano maggiormente. Devono essere contestualizzati: spesso sono assolutamente ok, non tutto è narcisismo.

Ecco una lista parziale:

Mettere sé stessi al centro, e sapere quali sono le cose che ci vogliono per stare bene, è l’ideale. È assolutamente okay ed è proprio quello che ci vuole.

Il fatto di essere persone capaci di mantenersi appagati, riposati, idratati e contenti è esattamente la cosa utile per poter poi mostrarsi generosi, e quindi non è un indicatore di egoismo o di narcisismo ma è qualcosa assolutamente da perseguire. Spesso può essere additato come narcisismo quando una persona ha la rara capacità effettivamente non frequente di mettersi al centro, rispettando al contempo gli altri. D’altronde le persone che sono d’ispirazione e che possono in qualche modo contribuire agli altri, spesso hanno questa modalità di guardare ai propri bisogni.

Un’altra cosa che passa per narcisismo è l’apprezzamento per il proprio corpo. Una persona che stia bene nella sua pelle magari ha piacere a mostrarsi con uno stile vistoso, oppure eccentrico, e se ha un buon rapporto con il proprio corpo e con la propria sessualità, può passare per narcisista. Questo succede anche perché di regola le persone hanno invece difficoltà in questo campo, e quindi chi se la vive bene, può essere additato di narcisismo. Ma qui dov’è il problema? Cosa toglie agli altri un atteggiamento simile..? Proprio nulla, direi.

Un altro elemento riguarda la conflittualità: essere facili al litigio rischia di essere additato come narcisismo, ma litigare è esattamente il mestiere della relazione, specialmente se parliamo di relazioni di coppia. La relazione di coppia va verso l’intimità, verso il centro e in quella direzione incontra tutte le ferite, perciò non fa altro che mettere il ditino su tutti i tasti dolenti, per indicare idealmente quelle che sono le parti involute, gli irrigidimenti, le immaturità, affinché la persona li possa finalmente portare alla luce, ripulire, lasciare andare e superare una volta per tutte.
Il conflitto non è l’eccezione all’interno di una relazione, bensì la norma. Anzi, ci può stare che ci sia più conflittualità all’inizio e poi via via che le cose ingranano, ce ne sia di meno.

Mi è venuto in mente, in questo breve elenco, di inserire anche indicare con chiarezza i propri confini.
Ci sono persone che non solo sanno, come dicevo all’inizio, darsi quello di cui hanno bisogno, ma sanno dire no, sanno porre un limite alle continue richieste che possono arrivare dall’esterno.

Quindi comincia a girare la voce che non è aria, non siamo sempre a disposizione e non funziona essere bersagliati da richieste che non si possono integrare nella propria vita. Queste persone diventano note per essere un po’ distanti, ed è un’altra cosa che assolutamente ci sta.

Nessuno di questi comportamenti di per sé crea problemi: come sempre il punto è il come vengono portati avanti.

Il narcisismo utilizza queste cose in modo disonesto, facendo scaricabarile e non stando ai patti. Se invece ci sono delle modalità trasparenti riguardo un atteggiamento che a qualcuno appare scomodo, o che a qualcun altro può dare fastidio, e questo viene portato avanti nel rispetto degli altri, allora non è narcisismo.

Il narcisismo ha una serie di caratteristiche più evidenti, nella persona overt, e un po’ meno visibili in quella covert, ma la differenza è sempre nel come viene trattato tutto questo, con quanta sincerità e onestà intellettuale. Come avevo detto in un altro video, rispetto alla sincerità, la persona narcisista ti dice le sue intenzioni e poi si pulisce la coscienza con “Lo sapevi, ti avevo avvisato”. Ma una cosa è quello che dici, un’altra quello che fai.

E naturalmente ci sono altri aspetti che sono realmente tossici e apertamente narcisisti.