Comunicare bene è forse la principale capacità che è richiesta per far funzionare una relazione. Al di là delle intenzioni, che posso essere ottime, se non si è capace di comunicare in modo efficace con l’altra persona, specie se è del sesso opposto, si corre il rischio di generare dei fraintendimenti che possono portare a fratture profonde.

 

 Ma come si fa ad essere certi di comunicare in modo efficace? Beh, a parte il fatto che garanzie in questo campo non ce ne sono, di certo ci sono dei criteri che possono essere usati a mò di gps. Ti propongo i miei:

1. Mettere l’armonia al primo posto

 

 Riconosci che il mantenere l’armonia tra di voi ha un valore immenso, superiore a quello di dire sempre tutto quello che ti passa per la testa. Non si tratta di tenersi tutto dentro e sopportare stoicamente qualcosa che non ci va pur di non dispiacere l’altro, ma solo di scegliere con cura il momento nel quale fare presente la nostra rimostranza. Si può capire che un comportamento dell’altro ci dia fastidio, e sicuramente esiste il modo per esprimerlo, ma se non riesci a trattenerti dall’alzare gli occhi al cielo e sbuffare ogni volta che lui abbina male i colori di giacca e scarpe, non c’è da stupirsi che si senta giudicato e si chiuda.

2. Focalizzarsi sul comportamento, non sulla persona

 

Questa può sembrare una sfumatura, eppure fa un mondo di differenza: se il nostro compagno fa qualcosa che non ci piace, c’è una bella differenza tra il dire ‘sei proprio uno stronzo’ e ‘questo comportamento è da stronzi’.  E’ molto più facile sentirsi dire di aver fatto una cosa stupida, piuttosto che di essere uno stupido.

 

Avvilire con un giudizio l’altra persona non fa che allontanarci e creare separazione. 

 

 

3. Prendersi la responsabilità delle nostre reazioni

 

Di fronte a qualcosa che non ci piace, non esiste una reazione standard, ma una gamma possible di effetti. Questo può tradursi in ‘quando fai così, io mi sento…’ In questo modo informiamo la persona della nsotra personalissima reazione a un suo comportamento (reazione per niente scontata), e lo mettiamo nella posizione di scegliere se continuare a comportarsi così oppure cambiare.

 

 

4. ‘Hai spazio?’

 

Quando vogliamo condividere qualcosa di delicato, che attiene al nostro rapporto con l’altro, una buona idea è informarsi per capire se è un buon momento per parlare di queste cose, se la persona ha lo spazio mentale e l’intenzione di farlo attivamente, oppure no. Potrebbe essere presa da altro e voler rimandare a dopo questa conversazione. E’ molto liberatorio sentirsi fare questa domanda, perché così non ci sentiamo costretti ad affrontare una discussione emotivamente strabordante, ma possiamo scegliere un buon momento, sentendoci ripettati.

 

 

5. Eliminare frasi e parole limitanti

 

Un’altra buona regola è quella di eliminare dal nostro vocabolario la terminologia castrante, che ha l’effetto di far sentire l’altro in trappola. Ad esempio via ‘mai’ e ‘sempre’ (‘non fai mai niente!’ ‘ti alzi sempre tardi!’ ‘sei sempre in ritardo!’, ‘mai una volta che pensi a me!’), che hanno il duplice effetto di mettere la’ltro con le spalle al muro (e non credere che non presenterà il conto) e creare ancora di più di quel comportamento del quale ci stiamo lamentando (le lamentele hanno questo simpatico effetto).

 

Un altro esempio è sostituire l’orrenda frase ‘non hai capito’, con una più ecologica ‘non mi sono spiegato’. Tutta la differenza del mondo. Prova!

 

Che cosa mi sto dimenticando di fondamentale? Che cosa fai tu per promuovere una buona comunicazione nella coppia? Fammelo sapere nei commenti!