Narcisisti e dove trovarli. Un luogo apparentemente insospettabile è l’ambiente della crescita personale/spirituale. Attira moltissimi narcisisti ansiosi di essere confortati sul proprio essere migliori degli altri.

Persone che, teoricamente, puntano alla luna (la realizzazione del proprio essere uno col tutto), ma nel farlo inciampano sul dito (l’appagamento del proprio ego vorace).
Il meccanismo non è affatto accidentale, ma pensato e stimolato dall’organizzazione in questione, per ottenere maggiore seguito.

“Quanto sono bello e bravo e spirituale io che studio i viaggi astrali e i corpi sottili! E come questo mi abilita legalmente a giudicare gli altri!”

Il campo della spiritualità offre un formidabile vantaggio rispetto ai campi lavorativo, sociale, di realizzazione personale ecc: posso sentirmi superiore agli altri semplicemente “perché lo dico io”, senza dover dare prova di nulla.

Il fatto di aver fatto un certo corso, di aver frequentato un certo ambiente o di aver fatto una certa cosiddetta iniziazione mi dà l’impressione di poter guardare gli altri dall’alto in basso, trattarli come se fossero ciechi o dei poveri illusi. Gente che ignora cose che io invece so. E se io le so e gli altri no, ci sarà un motivo, giusto?

, Sibilla Iacopini

Questo vale anche al contrario: se una persona esterna al gruppo porta un dato di realtà con cui la persona è tenuta a confrontarsi, questa lo ignorerà spregiudicatamente. Si vanterà di quanto è bravo a voltarsi dall’altra parte e ignorare la realtà, a ridere in faccia alla realtà. Ahahahahah. Perché, per loro, reale è ciò che dico io, non gli altri.

In questi ambienti si respira un’aria di “noi contro loro”, come se fossimo dei “superiori”. I “babbani”, quelli che non hanno fatto il nostro percorso, sono esclusi. Più questo percorso è arduo, ingombrante o costoso, più è efficace la legittimazione. “Oh, con quello che ho pagato! Ma che scherzi?”

Il senso di superiorità morale e spirituale che non necessita di prova alcuna, ma solo del convincimento dell’interessato, lo vedi esprimere con decisione quando provi a disturbare, anche leggermente, uno dei convincimenti di queste persone spirituali. Non ottieni mai un prosaico “Hey, ma che dici? Cosa ti viene in mente? Guarda che le cose non stanno affatto così. Parliamone”, ma un soave tono di condiscendenza. La persona si china verso di te e dice: “Irritata? Non sono affatto irritata. Ah, è così che la pensi? Beh, ti suggerisco di studiare, di applicarti. Magari un giorno anche tu approderai alla verità e potrai vivere nella luce, come me”

, Sibilla Iacopini

I loro convincimenti sembrano incrollabili, eppure non riescono a spiegarli senza fare riferimento a certe fonti. Quali fonti? Non lo sanno. Non gli viene in mente il titolo del libro, il link, il punto in cui questa cosa viene spiegata. Sanno solo di avere ragione.

Un criterio utile per valutare le convinzioni di altri è: questa persona sa spiegarsi da sé, senza bisogno di supporti esterni? Saprebbe motivare le proprie convinzioni anche con parole semplici e ragionamenti consequenziali, o ha bisogno di farsi scudo con un sapere misterioso, accessibile solo agli adepti?

Se di fronte al tuo onesto tentativo di comunicare, lui taglia corto: “Tu non puoi capire!”, “Perdo tempo a parlare con te”, oppure ti fa intendere che solo chi la pensa come lui può capire, allora è in mala fede. Sta proteggendo le proprie certezze dall’impatto col mondo esterno, perché sa che queste certezze possono sopravvivere solo in un ambiente controllato e protetto.

Certi ambienti spirituali sono un luogo dove ci si riunisce per confermare a vicenda che siamo nel giusto, e che lo siamo a prescindere. La prova si risolve in sé, nel proprio “sentirsi nel giusto”. Sono ambienti in cui si intende che il mondo di fuori – che nel frattempo va avanti inesorabilmente senza di noi – è permeato di falsità, un luogo da cui guardarsi, e i suoi giudizi, apparentemente circostanziati, su di noi non sortiscono alcuna sveglia. “Ah! Meno male! E io che per un attimo ho temuto di dovermi assoggettare alla realtà delle cose, come tutti i comuni mortali. Per fortuna no, sono speciale”.

Certi ambienti sembrano quasi gruppi di autoaiuto per narcisisti. Sì, nel senso di gruppi che _aiutano_ a radicalizzare il proprio narcisismo. Non è tanto strano che al loro interno se ne trovino parecchi, di narcisisti, no?

PS: Ho creato le immagini di questo post assieme ad un’intelligenza artificiale, Midjourney
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